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Scenario Wargame Ariotta 6 Giugno 1513


 

Scenario ASM Civitanova Marche per convention Rep. San Marino 28-29 agosto 2021
Scala 15mm / Regolamento Impetus
https://www.asm-civitanova.com/

La battaglia dell’Ariotta – nota anche come battaglia di Novara – è un episodio delle così dette “Guerre d'Italia”, una serie di conflitti finalizzati alla conquista dell’egemonia sulla penisola italiana che tra il 1494 e il 1559 opposero la Francia al Sacro Romano Impero e alla Spagna, di volta in volta alleati con i vari principati italiani.

Nell’ambito di queste guerre, nel 1511 papa Giulio II – per contenere la supremazia francese – si fece promotore di una “Lega Santa” a cui aderirono l’Inghilterra, Venezia, la Confederazione Elvetica e la Spagna. 

Nell’aprile 1512 la Francia, nonostante l’esito favorevole della battaglia di Ravenna, fu costretta a rinunciare a Milano: il Ducato venne occupato dagli Svizzeri che ne affidarono la reggenza a Massimiliano Sforza, figlio di Ludovico il Moro. L’anno dopo, però, i Francesi approfittando della morte di Giulio II e del cambio di alleanza di Venezia - passata dalla loro parte – tentarono di rioccupare la Lombardia.

I Francesi si mossero con lentezza e, dopo aver scacciato la guarnigione spagnola di Alessandria, si diressero su Novara nella speranza di affrontare gli Svizzeri prima che questi potessero ricongiungersi con l’armata spagnola. 

Il 3 giugno 1513 Novara, difesa da una ridotta guarnigione svizzera priva di artiglieria, venne cinta d’assedio dai Francesi. Nel pomeriggio del 4 giugno, quando giunse la notizia dell'imminente arrivo di 8.000 Svizzeri, il duca La Tremoille e il Trivulzio, al comando dell’esercito francese, temendo di trovarsi prigionieri tra due fuochi, diedero l’ordine di ritirata. 

L'esercito francese si accampò quindi a pochi chilometri da Novara, nella località di Ariotta. Nel frattempo i rinforzi Svizzeri entrarono a Novara accolti trionfalmente dalla popolazione. 

Occorreva però sfruttare il momento d’incertezza dell'esercito francese: il 6 giugno, alle prime luci dell'alba, l'esercito svizzero (10.000 fanti) attaccò quello francese (12.000 fanti, 4.000 cavalieri e 25 cannoni) e, in sole quattro ore, lo sconfisse costringendolo alla fuga e ad abbandonare cannoni, carriaggi e armi. Ingenti le perdite da ambo le parti: 1.300 Svizzeri e 6.000 Francesi.

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